La start up Pex, come riporta MusicAlly, è una delle aziende più interessanti nell'attuale ecosistema musicale. Non solo per quello che sta facendo ora, ma per come potrebbe essere utilizzata la sua tecnologia in futuro.
La società è impegnata in "servizi indipendenti di analisi della musica e dei video e di gestione dei diritti", compresa la scansione di piattaforme digitali per identificare musica e clip audio protette da copyright della lunghezza di mezzo secondo.
Tra le piattaforme che Pex sta analizzando vanno annoverate YouTube, Facebook, Instagram, SoundCloud, Twitter, Twitch e TikTok. A partire da oggi analizzerano anche i podcast di Apple, come da annuncio: "A partire da oggi, Pex sarà in grado di trovare opere musicali e frammenti audio di mezzo secondo in tutti i podcast caricati su Apple Podcast".
Il direttore operativo Amadea Choplin ha aggiunto: "I podcast sono sempre più professionalizzati, monetizzati e condotti dalla pubblicità e i detentori dei diritti musicali dovrebbero essere parte del discorso quando vengono utilizzati i loro beni".
Sarebbe un aiuto all'industria musicale che potrebbe essere in grado di meglio capire quanta musica viene utilizzata nei podcast, un settore in cui le licenze musicali sono molto difficili. Se i dati di Pex sono solidi, l'esistenza di una società in grado di scansionare i servizi di contenuti generati dagli utenti (UGC) per mostrare quanta musica viene realmente utilizzata su tali piattaforme potrebbe essere preziosa per i titolari dei diritti in fase di negoziato o rinnovo di licenza con le piattaforme stesse. Non a caso sia Universal Music Group che Warner Music Group siano coinvolti nel round di finanziamento da 7 milioni di dollari di Pex dell'ottobre 2017.